In prima mattinata, gli incontri si svolgevano in parrocchia per i circa 130 ragazzi ospiti delle famiglie e comunità della zona: preghiera del mattino sui ritmi dei canoni di Taizé, seguita dalla Messa o della condivisione a gruppetti sulla base di un sussidio preparato a posta, con scambi generalmente in inglese. Loro ci lasciavano poi per arrivare per pranzo a Circo Massimo e partecipare alle varie attività pomeridiane in centro e alle preghiere serali nelle basiliche (a secondo delle lingue). Gli spostamenti erano l'occasione di visitare Roma e per tanti di loro di realizzare un grande sogno.
La sera del 31 dicembre, l'appuntamento era in parrocchia alle 23.00 per una veglia di preghiera seguita da una "festa dei popoli" durante la quale ogni nazione doveva presentare qualcosa del proprio paese.
Quando tornavano a casa dopo cena, magari stanchi ma felici della loro giornata, attorno a un te caldo, ci condividevano le cose belle vissute e il pranzo di festa del 1° gennaio ci ha dato l'occasione di scambi molto spontanei e di conoscere meglio le loro culture.
Li ringraziamo tutti di aver portato tanta fede, allegria, apertura di mente e di cuore durante questo pellegrinaggio di fiducia sulla terra qua a Roma.