Stridente è il contrasto tra il canto dell’Osanna e il grido “Crocifiggilo”: è sempre Lui, Gesù al
centro dell’attenzione, della gloria e della condanna. Ce lo aveva detto: sono venuto a portare la
divisione … E’ pietra di inciampo, cioè di responsabile scelta per ognuno di noi. Certo è che non
possiamo essere un giorno osanna e un giorno crucifige.
E’ questione di leale e fedele impegno. Ben lo aveva compreso, vivendolo in prima persona nel suo
esilio ecclesiale, don Primo Mazzolari (1890 – 1959) del quale propongo questo testo. Muore alla
vigilia dell’apertura del Concilio Vaticano II.
Papa Giovanni XXIII lo definisce : “ la tromba dello Spirito Santo”.
Ci impegniamo
Ci impegniamo noi e non gli altri,
unicamente noi e non gli altri,
né chi sta in alto, né chi sta in basso,
né chi crede, né chi non crede.
Ci impegniamo
senza pretendere che altri s'impegnino,
con noi o per suo conto,
come noi o in altro modo.
Ci impegniamo
senza giudicare chi non s'impegna,
senza accusare chi non s'impegna,
senza condannare chi non s'impegna,
senza disimpegnarci perché altri non
s'impegna.
Ci impegniamo
perché non potremmo non impegnarci.
C'è qualcuno o qualche cosa in noi,
un istinto, una ragione, una vocazione, una
grazia,
più forte di noi stessi.
Ci impegniamo per trovare un senso alla vita,
a questa vita, alla nostra vita,
una ragione che non sia una delle tante
ragioni
che ben conosciamo e che non ci prendono il
cuore.
Si vive una volta sola
e non vogliamo essere "giocati"
in nome di nessun piccolo interesse.
Non ci interessa la carriera,
non ci interessa il denaro,
non ci interessa la donna o l'uomo
se presentati come sesso soltanto,
non ci interessa il successo né di noi né delle
nostre idee,
non ci interessa passare alla storia.
Ci interessa perderci
per qualche cosa o per qualcuno
che rimarrà anche dopo che noi saremo
passati
e che costituisce la ragione del nostro
ritrovarci.
Ci impegniamo
a portare un destino eterno nel tempo,
a sentirci responsabili di tutto e di tutti,
ad avviarci, sia pure attraverso un lungo
errare,
verso l'amore.
Ci impegniamo
non per riordinare il mondo,
non per rifarlo su misura, ma per amarlo;
per amare
anche quello che non possiamo accettare,
anche quello che non è amabile,
anche quello che pare rifiutarsi all'amore,
poiché dietro ogni volto e sotto ogni cuore
c'è insieme a una grande sete d'amore,
il volto e il cuore dell'amore.
Ci impegniamo
perché noi crediamo all'amore,
la sola certezza che non teme confronti,
la sola che basta per impegnarci
perpetuamente.