"Dio ci vuole umili, non umiliati..." E' uno di quei raggi sottili che in un attimo fanno luce in te senza che te lo aspetti. Questo me lo ha regalato ultimamente, senza saperlo, una mia giovane consorella durante una condivisione sul Vangelo della lavanda dei piedi. Questo raggio torna ancora, e vibra sulla lettura di questa parabola del figlio giovane: umiliato dal padrone dell'allontanamento, viene poi accolto dall'abbraccio paterno irresistibilmente contagioso di umiltà...
Vieni figlio, torna ad abitare la tua terra, il tuo humus che io, tuo Creatore, amo tanto da bagnarlo di sangue ed acqua... "Abita la terra e vivi con Fede, (...) sta in silenzio davanti al Signore e spera in Lui..." (sl 36) E possiederai la terra che ho messo da parte per te... L'altro padrone ti umilia in un recinto di sporcizia, ti spreme nel suo frantoio avvelenato; io ti farò umile e potente, come me, e possiederai la terra, la nostra terra, che ho abitato per te, sui sentieri degli incontri e nella solitudine di un giardino, sul monte delle beatitudini e nel silenzio del sepolcro .
Vieni, sii giovane, e lasciati lavare quei piedi feriti e incalliti dall'umiliazione. Vieni, rialza la testa e sii forte. Vieni, e lasciati bagnare dalle mie lacrime e dal profumo del mio aiuto, forte come l'olio e caldo come il vino.
Allora saranno "musica e danze" e cominceremo a far festa... la festa della tua Fede rinata. E vivrai la gioia non tanto di possedere beni e ricchezze, ma di poterli dare e condividere con gli amici. Offri con me il vino e il pane. La tua umiliazione di non poter offrire appassirà come l'erba del prato, e la tua terra sarà di nuovo abitata. Da te. Con Me.
Suor Ginevra Maria
Il tempo
provi ad afferrarlo e a trattenerlo
e a trattenerlo
fugge
E non c'è più
Se apri la mano
che voleva racchiuderlo
trovi solo ferite d'esilio
Il tempo
se lo vuoi
offrilo
e a te viene come colomba di pace
come fuoco di eternità .
Il tempo
è il campo che custodisce
la perla preziosa
a volte nascosta nel deserto
ti attende, se vuoi ..
Non vi è moneta
che lo possa comperare
solo l'amore lo riscatta
Allora tu vedrai
che ciò che era "perduto"
a te ritorna
nel fiorito deserto
sotto fresca rugiada
di solare mattino
come fresca aura
di chiara eternità.
Perché in principio era l'Amore.
Desidero con voi entrare nel Cuore della Santa Trinità...
"Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato" (Dt 26, 10)
All'inizio di questa nuova Quaresima, pieno di Spirito Santo, mi lascio rapire dal Padre: mi tornano nel cuore i benefici ricevuti da Lui, segno della Sua incredibile stima nei miei confronti.
"Se tu sei Figlio di Dio..." "Non di solo pane vivrà l'uomo" (Lc 4, 3-4)
Non guarda a sé, Gesù: vicino a noi – come vera Parola di Dio (Rm 10, 8) – guarda a noi, uomini per i quali è venuto, e guarda al Padre, che non si dimentica di noi.
"Sta scritto... » (Lc 4, 4.8)
Non in me, sembra dire Gesù, cerco la risposta, contestando i poteri, ma nel Padre, unico mio riferimento. E non perché il Padre mi parli direttamente: ma lo trovo dove tutti lo possiamo trovare, nella Scrittura.
"Non metterai alla prova il Signore Dio tuo" (Lc 4, 12)
Perché io, che sto nella prova, dovrei colpire colui che è mio Padre?
- Che brutta faccia! Sono proprio io? E' lunedì poi, una giornataccia! Sarà anche tempaccio... Sono stufa marcia!
"Dio condusse fuori Abram e gli disse: guarda in cielo... Sono il Signore che ti ho fatto uscire da Ur..."
- Ed io, da dove dovrei uscire? Da me stessa forse? Cambiare faccia? Cambiare sguardo che, è vero, non vede altro che le mie proprie fantasie piuttosto mogie...
- Vieni a vedere! Ora il monte s'illumina di mille fuochi ... Ci vedo anche "Gesù, Pietro, Giovanni e Giacomo". Sembra che ti aspettino ...
- Ma scherzi! Andare dietro a loro? Per poi seguire un Gesù che "deve soffrire molto, essere rifiutato, addirittura venire ucciso"? E per questo, dovrei "rinnegare me stesso, prendere la mia croce" ... e di più "ogni giorno"? Insomma! Grazie no!
- Vieni, vieni! Guarda, ma guarda! Vedi Gesù? "IL SUO VOLTO CAMBIA D'ASPETTO"
- Cosa dici? Come? E... com'è ???
- E'... non ho parola... Della sua veste ti posso dire che è "candida, sfolgorante", ma il volto è... ALTRO.
E' altro in assoluto, è il volto del Padre che sta contemplando. Il volto del Figlio è colui di suo Padre... ALTRO, SANTO... E capita "MENTRE PREGA". E' entrato in dialogo con suo Padre, perché animato dall'irreprimibile desiderio di ascoltarlo in questo momento così decisivo della sua vita. Nemmeno a Lui né al Padre piace la Croce. SI ASCOLTANO, e obbediscono insieme al loro progetto di ristabilire l'amicizia, la vita tra Loro e la nostra umanità (guarda come a caso, oboedire = prestare l'orecchio a qualcuno). Ora, tocca a te ascoltarli tramite Gesù:
"Questi è il Figlio mio, l'eletto, ASCOLTATE LUI".
Ascoltare, per SOMIGLIARE, perché si ha il volto delle parole che si ascoltano.
Più l'ascolti, più sei figlio/a nel Figlio!
Allora dirai come Pietro – che anche lui rifiutava la croce...
"Maestro, È BELLO che noi siamo qui!"
Bellezza stessa di Dio, che è la stessa del Figlio, la stessa bellezza tua, nostra, che abbiamo ciascuno di noi nel Figlio, perché noi siamo chiamati a vedere questa bellezza e a rifletterla sul volto. Siamo a immagine e somiglianza di Dio, siamo figli nel Figlio.
Torna al tuo specchio!
Che bella faccia! Sono proprio io?
E' lunedì poi, una nuova settimana nella Luce della Risurrezione!
Sarà anche una giornata primaverile...
Sono proprio felicissimo !
il laccio del cacciatore
del "ruggente" che vaga
cercando chi divorare...
"Non sono" è il suo nome.
Crolla una torre
piomba il giudizio
è sottile mormorare
ma non vedono il laccio
stretto ai loro piedi
che trattiene i passi
e nega la libertà
nega il frutto
nega la conversione
al riparo dal rimorso
mentre il ramo giovane
si buca nel vicolo cieco
e finisce agli arresti
al posto suo.
Periranno anche loro?
Tutti.
Allo stesso modo.
Taglia il laccio, Signore,
non l'albero verde
ancora sterile
ma non per colpa sua.
Taglia il laccio e saremo salvi.
Taglia il laccio e ritroveremo il legame.
Con Te
Con "Io sono"
Tu solo sei.
E noi in Te
allo stesso modo.
Tutti.
Sr Ginevra Maria
la settimana più grande dell'anno,
la settimana più decisiva
di tutta la tua e nostra vita:
Signore, più e prima della città
entra nei nostri pensieri
e allora anche noi gioiremo ed esulteremo.
Si, abbiamo bisogno di speranza,
e solo tu sei la nostra speranza, Signore;
abbiamo bisogno di pace
e tu sei la nostra pace;
si, abbiamo bisogno di gioia,
ma noi non sappiamo neppure
cosa sia la gioia;
lontani da te non c'è gioia, Signore!
Già da questa festa delle Palme
ci conforti e ci sostenga
nella traversata dei giorni che incombono,
la certezza della tua e nostra Pasqua.
Amen.
P. Davide Maria Turoldo