"Dal mare alla Fonte, o quando i fiumi tornano indietro". Triduo culturale sul tema dell'acqua, Fondi 24-26 maggio 2012.
Intervista a Sr Ginevra Maria, della comunità di Fondi.
Programma:
Giovedì 24, Serata di etica e ambiente sul diritto all'acqua.
Proiezione del film "También la lluvia" seguito da un aperitivo equo-solidale.
In collaborazione con l 'associazione "Murales" e la Bottega del Mondo "Equatore"
Venerdì 25, "L'acqua viva della Grazia in san Tommaso d'Aquino", collatio tra amici. Con l'intervento di P. Javier Pose, OP.
Sabato 26, concerto-conferenza con Chiara Bertoglio, pianista.
In collaborazione con il Coordinamento Regionale del CREIA
Un triduo sull'acqua... come vi è venuta l'idea?
Come fa a non venirti l'idea, quando stai tra mari e monti? Anche a san Tommaso d'Aquino è venuta, quando si scervellava per trovare il tema della sua prolusione inaugurale a Parigi per la sua investitura a maestro in teologia. "Rigans montes"... Secondo me si ricordò della "piana bionda" dove viveva sua sorella, moglie del conte di Fondi, dell'acqua che scorre sui monti e arriva al mare dopo aver irrigato gli aranceti...e immaginò la grazia come quell'acqua che ti fa tornare alla Fonte se provi a risalire il fiume...
Quindi un doppio omaggio?
Si, a san Domenico, il predicatore della Grazia per eccellenza, festeggiato proprio il 24 maggio, e a san Tommaso che a Fondi amiamo come "uno dei nostri". E un terzo omaggio, al coraggioso impegno dei fondani nel risalire alla fonte della bellezza che ha sempre irrigato la sua terra e nella lotta contro l'inquinamento ambientale, sociale, morale, che minaccia ogni giorno quella bellezza.
Parlando d'impegno... credo che anche il vostro sia stato notevole.
In effetti... ce l'abbiamo messa tutta, e con gioia. Speriamo adesso che il seme porti frutto, o meglio... che la goccia versata venga accolta dal fiume della Grazia.
Cosa rifareste?
Uno, la scelta di tre tematiche e modalità molto diverse (ambientale, teologica e artistica) che possano dialogare tra di loro e con persone diverse. Due, la scelta di collaborare con enti e associazioni anche molto diversi tra di loro, laici e religiosi. Tre, la scelta di chiamare relatori e artisti che sappiano coniugare semplicità ed eccellenza.
Cosa vorreste migliorare?
La promozione degli eventi, e l'orario del concerto! Un concerto in pieno pomeriggio è piuttosto proibitivo. Peccato per chi avrebbe voluto sentire Chiara Bertoglio, già apprezzatissima un anno fa dai nostri amici fondani.
Cosa vorreste invece sviluppare?
La fiducia in Dio! E' l'unica risorsa con investimento sicuro!
Grazie e... al prossimo evento!
Grazie a voi.
La FESTA, di una volta… aldilà… altrove: questo era il tema delle 3 serate organizzate dal nostro Centro Culturale, il Cortile dell’Aquinate a Fondi, in occasione della festa della Traslazione di san Domenico, il 24 maggio.
di una volta…
Venerdì 24 maggio
“Il ballar gioioso tra le mura di Giulia Gonzaga”
balli e danze antiche eseguiti dai ragazzi delle scuole
con la Compagnia La Rossignol
Alle ore 20.00 presso la tensostruttura di via Piero Gobetti si è tenuto lo spettacolo di balli e danze con quindici classi di 3 scuole (Garibaldi, Amante e Don Milani) impegnate in questo progetto educativo e culturale. Cosi è stato presentato al pubblico: «L’evento – patrocinato dal Comune di Fondi e dal CREIA – era organizzato dall’Associazione Culturale Ecologico Ambientale “Laurus Nobilis” in collaborazione con la Compagnia di artisti “La Rossignol” di Cremona e il Centro culturale “Il Cortile dell’Aquinate”. Il progetto nasce da un’idea delle suore domenicane de “Il Cortile dell’Aquinate” con l’intento di sensibilizzare i ragazzi delle scuole alla cultura rinascimentale del proprio territorio attraverso la festa e la danza. Le musiche e le coreografie dello spettacolo del 24 Maggio prossimo sono curate dall’Associazione “La Rossignol” di Castelleone (CR), esperta di musiche e danze rinascimentali, che vanta un’attività artistica molto intensa ed una vasta esperienza internazionale. La realizzazione effettiva del progetto è stata possibile grazie all’impegno dei ragazzi dell’Associazione Culturale Ecologico Ambientale “Laurus Nobilis”, che hanno portato il progetto nelle scuole e ne hanno seguito personalmente l’evoluzione nel corso dell’anno scolastico nel periodo compreso tra Ottobre 2012 e Maggio 2013».
I ragazzi sono riusciti a stupirci con la loro bravura nell’eseguire le danze con molta precisione e ordine … ma nella gioia e nel divertimento. È stata un’esperienza apprezzata particolarmente dalle presidi delle scuole, che hanno espresso il desiderio di continuarla l’anno prossimo.
La FESTA, di una volta… aldilà… altrove: questo era il tema delle 3 serate organizzate dal nostro Centro Culturale, il Cortile dell’Aquinate a Fondi, in occasione della festa della Traslazione di san Domenico, il 24 maggio.
aldilà…
Sabato 25 maggio
“Ciò ch’io vedevo mi sembrava un riso de l’universo”
(Paradiso, XXVII, 4-5)
La festa nel Paradiso di Dante
Relatrice : Suor Maria Elena Ascoli op
Nella seconda serata, il Circolo Culturale Cattolico “San Tommaso d’Aquino” di Fondi aveva invitato Suor Elena Ascoli, domenicana della nostra Congregazione, per farci gustare la festa nel capolavoro di Dante Alighieri. Suor Elena ci ha incantati nel presentare alcuni canti del Paradiso. Lo ha fatto con tutta la sua competenza e con grande passione, facendoci gustare la poesia dantesca tra festa, musica e riso.
Così Dante Alighieri
San Domenico è lodato e tratteggiato da San Bonaventura di Bagnoregio al canto 12 del Paradiso. Siamo nel cielo del Sole ove il Poeta incontra i sapienti, in particolare Tommaso d'Aquino che tesse l'elogio di Francesco e Bonaventura di Domenico.
DE LA FEDE CRISTIANA, IL SANTO ATLETA
Poi che le sponsalizie fuor compiute
al sacro fonte intra lui e la Fede,
u' si dotar di mutua salute,
Domenico fu detto; e io ne parlo
sì come de l'agricola che Cristo
elesse a l'orto suo per aiutarlo.
Ben parve messo e famigliar di Cristo:
Poi, con dottrina e con volere insieme,
con l'officio appostolico si mosse
quasi torrente ch'alta vena preme;
e ne li sterpi eretici percosse
l'impeto suo, più vivamente quivi
dove le resistenze eran più grosse.
Di lui si fecer poi diversi rivi
onde l'orto catolico si riga,
sì che i suoi arbuscelli stan più vivi.
COSÌ BENEDETTO XVI
Questo grande santo ci rammenta che nel cuore della Chiesa,
deve sempre bruciare un fuoco missionario,
il quale spinge incessantemente a portare il primo annuncio del Vangelo
e, dove necessario, ad una nuova evangelizzazione:
è Cristo, infatti, il bene più prezioso che gli uomini
e le donne di ogni tempo e di ogni luogo
hanno il diritto di conoscere e di amare!